Vivevo al buio
nello squallore
dei miei pregiudizi
dietro gli scuri
del dogma
delle convinzioni
Ma da uno spiraglio
il chiarore di un raggio
m'invase, mi scaldò
Provai allora
una sensazione aliena
come la realtà a volte
che ci par di sognare
Sconosciuti
a me giungevano
idiomi suoni pensieri colori
aromi di spezie incensi
etnie di musica e ritmi.
E corsi dischiuso
ad ali spiegate
verso quel luogo di luce.
ma nel suolo ignorato,
da troppo tempo incolto
aveva radicato ormai
il seme della diffidenza.
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